Vaccini contro l’ebola, terapie geniche e domiciliari contro la SMA, terapie agnostiche per il tumore al polmone, ma anche farmaci orfani per curare tumori cutanei e patologie rare su base immunitaria, anticorpi monoclonali per trattare il tumore al seno.

Sono alcuni dei premiati della 29° edizione italiana del Prix Galien, il premio internazionale dedicato all’innovazione nel campo dei farmaci e dei dispositivi medici e della medicina digitale coordinato dalla Galien Foundation di New York e organizzato in Italia dall’editore Springer Healthcare.

Per i dispositivi medici ha vinto un esoscheletro soft per pazienti con rallentamenti motori, mentre per la Medicina e le terapie digitali, nuova categoria introdotta nel 2021, a vincere è stato un device composto da dispositivi indossabili integrato con applicazioni software, per il trattamento del diabete di tipo 1.

Nell’edizione di quest’anno, la più partecipata di sempre, si sono candidate 16 aziende per un totale di 25 prodotti. E 44 ricercatori per il premio della ricerca.

Il Prix Galien Italia riconosce premi a farmaci in 6 categorie (sintesi chimica, biologici, immunologici, orfani, terapie avanzate-ATMP, real word evidence-RWE) e anche un premio ai dispositivi medici nell’ambito fisico-riabilitativo, che viene consegnato in occasione del congresso nazionale SIMFER. Da quest’anno viene attribuito un ulteriore premio alle medicine e terapie digitali, sulla base di valutazioni effettuate da un gruppo di esperti coordinati dal dottor Giuseppe Recchia. Il Prix Galien assegna inoltre due borse di 2000 euro a giovani ricercatori che svolgono la loro attività in Italia: vengono premiati lavori di ricerca pre-clinica e clinica in ambito farmacologico.

Nella categoria dei farmaci immunologici è stato premiato il vaccino vivo contro il virus Ebola Zaire di MSD. “É il primo vaccino sviluppato contro il virus Ebola Zaire, prototipo di zoonosi con spillover occasionali in esseri umani come Sars-Cov2. É anche il primo vaccino che utilizza un vettore virale vivo (altamente attenuato) ottenuto per uso umano, ed è in grado di indurre una robusta risposta immunitaria, sia cellulare sia umorale. I velocissimi tempi di sviluppo, le alleanze internazionali e il modello di partnership pubblico-privato che ne hanno permesso l’ideazione e la successiva produzione, oltre all’efficacia dimostrata, costituiscono uno straordinario modello di “preparedness”, ovvero di coordinamento volto alla rapida produzione di un vaccino contro una pandemia dall’impatto potenzialmente devastante. Il veloce sviluppo di vaccini contro Sars-Cov2 è indirettamente il frutto dell’esperienza con il vaccino vivo contro il virus Ebola Zaire”.

Con questa motivazione, il Comitato Scientifico del Prix Galien Italia 2021, coordinato dal Professor Pier Luigi Canonico, ha conferito l’ambito riconoscimento al vaccino vivo contro il virus

Il virus Ebola (EBOV) è stato identificato per la prima volta nel 1976 dopo la comparsa di alcuni casi di malattia nella regione del fiume Ebola nell’attuale Repubblica Democratica del Congo (RDC). La malattia da EBOV (Ebola Virus Disease, EVD) è una zoonosi con spillover occasionali in esseri umani, scimmie e probabilmente altri animali. I pipistrelli della frutta sono gli ospiti naturali del virus con possibile trasmissione all’uomo tramite contatto diretto con sangue o carcasse di animali infetti.

La trasmissione da uomo a uomo, invece, avviene principalmente attraverso il contatto diretto tra superfici mucose o lesioni della pelle e organi, sangue, secrezioni e fluidi corporei di una persona infetta.

Il vaccino vivo contro il virus Ebola Zaire è stato approvato condizionatamente dall’Agenzia Europea per i Medicinali l’11 novembre 2019, ottenendo successivamente la prequalificazione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il 12 novembre 2019. E’ stato quindi approvato dalla Food and Drug Administration statunitense il 20 dicembre 2019 ed è ora registrato per l’uso in 8 Paesi africani.

A gennaio 2021, è stato annunciato un accordo con UNICEF per la creazione del primo stockpile mondiale di vaccini contro l’Ebola con il vaccino vivo contro il virus Ebola Zaire. Una pietra miliare che ha offerto uno strumento rapido di risposta per aiutare a combattere le future epidemie di questa malattia emorragica, altamente contagiosa ed endemica in alcune parti dell’Africa centrale e occidentale.

Dall’inizio dell’epidemia nella Repubblica Democratica del Congo nel 2018, MSD ha donato più di 350.000 dosi sperimentali del vaccino per supportare un protocollo di programma di accesso esteso alla vaccinazione.

Il Comitato Scientifico del Prix Galien Italia 2021 ha, inoltre, concesso una menzione speciale, nella categoria “Sintesi Chimica”, per la Doravirina e doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil fumarato, la molecola approvata per il trattamento dell’HIV in pazienti adulti. Doravirina è un piridinone con funzione di inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa dell’HIV-1 (NNRTI ) ed è in grado di inibire la replicazione del virus.

“Prima molecola di una nuova generazione di NNRTI – si legge nella motivazione del Comitato Scientifico – doravirina possiede un profilo di efficacia, sicurezza e tollerabilità generalmente migliore rispetto agli NNRTI già disponibili. Questi ultimi, unitamente alla triplice terapia, consentono ormai di gestire l’infezione da HIV e l’AIDS come una malattia cronica. La disponibilità di nuovi anti-infettivi come doravirina consente tuttavia di ampliare il ventaglio di opzioni per superare le resistenze a farmaci esistenti, ridurre le interazioni e migliorare la compliance del paziente, tutti elementi di estrema importanza in considerazione dell’incidenza ancora elevata dell’HIV e del suo impatto sociale”.

L’infezione da HIV/AIDS rimane ancora oggi un importante problema di Salute Pubblica a livello mondiale sotto il profilo epidemiologico, sociale ed economico. Tuttavia, grazie all’aumento dell’accesso a prevenzione, diagnosi, trattamenti e cure efficaci, l’infezione da HIV è diventata una condizione di salute cronica clinicamente gestibile, che consente alle persone affette da HIV di condurre una vita equiparabile a quella della popolazione generale.

Istituito per la prima volta in Francia nel 1970, il Prix Galien rappresenta oggi l’equivalente del Premio Nobel per il settore farmaceutico e il più alto tributo alla ricerca e allo sviluppo in questo campo.

“Sono molto orgogliosa di questi due importanti riconoscimenti – afferma , Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia – che segnano ancora una volta il grande lavoro di Ricerca svolto da MSD, rendendoci fieri del nostro impegno quotidiano che ancora una volta ci vede al fianco della Sanità Pubblica in tutto il mondo per migliorare e salvare la Vita delle Persone, non lasciando indietro nessuno.

Ammiriamo il coraggio di tutti coloro che combattono per porre fine a questa tragica epidemia di Ebola, in particolare il governo della Repubblica Democratica del Congo, l’OMS e il suo Ufficio regionale per l’Africa, le organizzazioni comunitarie, gli operatori sanitari e i soccorritori in prima linea, molti dei quali hanno sacrificato la propria vita per salvare quelle altrui. MSD prosegue nell’impegno per garantire un accesso più sostenibile anche al vaccino contro il virus Ebola per coloro che ne hanno più bisogno”.

“Allo stesso tempo – conclude Nicoletta Luppi – continuiamo a lavorare senza sosta per realizzare il sogno di vivere un mondo senza HIV. Non possiamo non rendere merito alla Ricerca per gli incredibili passi in avanti riguardo al miglioramento della Qualità di Vita delle Persone con HIV. Ma in MSD vogliamo andare oltre, con l’ambizione di contribuire a donare alle prossime generazioni un futuro davvero HIV-free”.

Nel corso della storia del Premio, MSD è l’azienda che si è aggiudicata il maggior numero di riconoscimenti sia a livello internazionale che nel nostro Paese. In particolare, dal 1992 (anno di esordio dell’edizione italiana) a oggi, MSD Italia si è aggiudicata ben dodici volte questo ambito premio.