La tecnologia permette di vivere una vita bella, dignitosa, coraggiosa e stimolante anche in situazioni di forte disabilità. L’hanno testimoniato Bebe Vio ed Emanuele Lambertini, atleti paralimpici dal lunghissimo curriculum di vittorie e medaglie nell’ambito della scherma. Bebe ed Emanuele hanno portato davanti alla platea del 24° Convegno dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici-AIIC (in corso di svolgimento a Roma) un’esperienza contagiosa di vitalità e coraggio, anche raccontando gli scopi e le attività della fondazione Art4Sport, che ha come obiettivo quello di avviare bambini e giovani con disabilità verso lo sport come terapia di recupero fisico e psicologico.

In un Convegno che ha ascoltato sul tema dell’Ecosistema digitale in sanità le voci di rappresentanti ed esperti di sanità (tra gli altri Filippo Anelli, Fnomceo; Fernanda Gellona, Confindustria Dispositivi Medici; Chiara Sgarbossa, Politecnico Milano; Laura Patrucco, ASSD; Andrea Giovagnoni, SIRM; Elena Sini, HIMSS) e di ingegneria (tra gli altri Domenico Perrini, Consiglio Nazionale Ingegneri; Enrica Porcari, CERN; Ilaria Cinelli, aerospaziale), Bebe Vio ed Emanuele Lambertini hanno lanciato un messaggio importante e impegnativo: “Tantissimi giovani e meno giovani italiani sono in attesa dell’aggiornamento del Nomenclatore tariffario che stabilisce le modalità di fornitura di ausili e protesi per disabili a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Ciò significa che migliaia di persone che hanno bisogno di protesi, carrozzine e deambulatori per poter vivere una vita migliore non hanno accesso gratuitamente alle soluzioni migliori e più avanzate, ma solo a modelli di base, semplici e spesso di progettazione particolarmente vecchia e superata. Il messaggio che lanciamo da qui – hanno proseguito Bebe ed Emanuele – e su cui desideriamo coinvolgere l’Associazione degli Ingegneri clinici è semplice: muoviamoci tutti insieme affinché le Istituzioni procedano velocemente al rinnovo del nomenclatore per assicurare tramite il SSN a migliaia e migliaia di italiani una quotidianità di vita degna e dignitosa”.

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Durante il loro intervento, i due atleti – che hanno raccontato la loro esperienza personale di “convivenza” con le tecnologie – hanno anche lanciato un invito agli ingegneri clinici, soprattutto a quelli che operano nell’ambito della progettazione protesica: “cercate sempre di pensare e progettare mettendovi nei panni dei giovani che utilizzeranno le protesi e chiedetevi: come possiamo aiutare queste persone con disabilità a vivere la vita che vogliono vivere?”. Intervenendo al termine della sessione, Umberto Nocco (Presidente AIIC) e Lorenzo Leogrande (Presidente del Convegno) hanno confermato che l’Associazione si prenderà l’impegno di far arrivare i due messaggi – attenzione alla fase progettuale e rinnovo del nomenclatore tariffario – ai propri iscritti ed ai vertici del Ministero della Sanità. Un messaggio almeno in parte già raccolto da Americo Cicchetti (Direttore generale Programmazione presso il Ministero della Sanità), che è direttamente coinvolto nella gestione dei Lea, era presente in sala e si è fatto carico della richiesta riguardante il rinnovo del nomenclatore.