Complessivamente sono 5 milioni gli italiani colpiti da retinopatia diabetica, maculopatie e glaucoma. Un segmento di popolazione enorme e, per questa ragione, molto preoccupante che è anche la drammatica conseguenza della scarsa attitudine alla prevenzione che c’è nel nostro paese. Lo conferma un’indagine condotta dall’Istituto Bhave, in collaborazione con la rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief, i cui risultati sono stati presentati oggi al Ministero della Salute, durante un evento organizzato dall’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura della Malattie degli Occhi in concomitanza con la Giornata Mondiale della Vista che IAPB Italia Onlus ha istituito dal 2013.

I lavori hanno visto confrontarsi in due tavole rotonde politici, clinici ed esponenti del mondo advocacy sui temi della prevenzione e del contributo della sanità digitale per la prevenzione clinico-assistenziale, anche alla luce dei preoccupanti dati sullo scarso orientamento degli italiani rispetto alla prevenzione delle malattie oculari.

Alcuni dati significativi dell’indagine:

– il 27 per cento degli intervistati che ritiene di essere esente da patologie dichiara di non essersi mai sottoposto a visite oculistiche di controllo

– tra i pazienti con patologie oculari, solo il 33 per cento degli intervistati esegue controlli regolari della vista, mentre ben il 35 per cento non adotta comportamenti atti ad evitare il peggioramento della propria condizione

– il 39 per cento degli intervistati con ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete non intraprende alcuna azione volta a prevenire il sopraggiungere di patologie oculari

L’Intergruppo per la Prevenzione e la Cura delle Malattie degli Occhi ha ritenuto di cogliere l’occasione della Giornata Mondiale della Vista per sottolineare il proprio impegno per contribuire alla nascita di una nuova stagione in materia di più efficaci risposte sanitarie a contrasto delle malattie oculari. Il Sen. Giovanni Satta che, con l’On. Matteo Rosso co-presiede l’Intergruppo, ha sottolineato che: ”…il nostro lavoro sarà certamente orientato al rafforzamento della cultura della prevenzione ma anche a favorire il pieno, equanime e territorialmente omogeneo accesso alle cure e ai trattamenti; lo faremo, oltre che con l’ascolto del mondo advocacy, con adeguati interventi legislativi e con una costruttiva convergenza con il Governo e le diverse istituzioni sanitarie del Paese, nella consapevolezza che un quadro assistenziale più efficace ed efficiente si traduce in un sostanziale contributo alla sostenibilità”.

Uno dei primi effetti della rinnovata attenzione del Parlamento e, in particolare dell’Intergruppo, è certamente il Disegno di Legge 483 su Tutela delle persone affette da patologie oculari cronico-degenerative attualmente all’esame della 10° Commissione Affari Sociali, Sanità e Lavoro del Senato, di cui è relatore lo stesso Sen. Satta, mentre la Sen, Maria Cristina Cantù ne è la prima firmataria. “ La giornata è l’occasione per far riflettere sulla necessità della prevenzione e del potenziamento dell’innovazione, della ricerca e della cura, tempestiva e appropriata, delle malattie oculari – ha commentato la Sen. Cantù – pur non entrando nei dettagli provvedimento,  cui sarà dedicato uno specifico evento non appena esaurito il ciclo di audizioni già disposto in Commissione, mi preme  sottolineare la ratio del suo articolato che dovrebbe fungere da innovativo modello di tutela in chiave preventiva e proattiva”. “Guardiamo con grande attenzione al lavoro dei nostri colleghi in Senato su questo provvedimento che copre temi molto ampi e diversificati – ha commentato l’On. Matteo Rosso – sono certo che si potranno creare i presupposti per offrire risposte alle molte sfide che ci attendono e che sono di natura clinica, sociale, economica e politico-sanitaria, della cui portata complessiva siamo tutti consapevoli come Intergruppo. Le affronteremo con impegno e assoluta determinazione”.

Un primo atto legislativo, quello all’esame della 10° Commissione del Senato, che sembra rispondere appieno alle attese e all’allarme lanciato in apertura dei lavori dal Dott. Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus: “ ….è ancora poco attuata la prevenzione, affidata solo alla buona volontà, piuttosto che divenire il luogo e il momento di partenza della filiera della salute dei nostri occhi, ossia: visita oculistica periodica, diagnosi precoce, trattamento tempestivo, riabilitazione efficace. L’attuale sistema di erogazione dei servizi pubblici oculistici – ha proseguito – è troppo incentrato sull’ospedale, contribuendo così a generare lunghe liste d’attesa, una barriera d’accesso per le cure delle malattie degli occhi, soprattutto per le fasce meno abbienti della popolazione. Occorre invertire la tendenza e portare la prevenzione sul territorio, accanto ai cittadini, senza attendere e aspettarsi che siano questi ultimi a doverla cercare, scoprire e praticare.”

L’evento è stato organizzato con il patrocinio di Farmindustria e con il contributo non condizionante di:Bayer Spa, Novartis Farma Spa e Roche Italia