Non aspettare di essere felice per sorridere, ma sorridi per essere felice. Potrebbe essere questo il mantra della 10^ edizione della Giornata Internazionale della Felicità, istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU per il 20 marzo per “promuovere la ricerca della felicità da parte di ogni individuo, incentivando lo sviluppo sostenibile ed il benessere di tutte le persone” attraverso attività educative per la crescita della consapevolezza (Fonte: World Happiness Report 2022).

E proprio diffondere la consapevolezza del potere del nostro sorriso come attivatore di benessere, autostima e assertività – la cosiddetta “SmileFulNess” – è la mission di Clotilde Austoni, Influencer del Sorriso e Odontoiatra specializzata in Chirurgia Odontostomatologica. Un obiettivo ambizioso, anche perché l’Italia – in 31^ posizione – resta un fanalino di coda nella classifica dei Paesi più felici, guidata da Finlandia, Danimarca e Islanda.

Tutti pazzi per la SmileFulNess: il sorriso è il segreto della felicità

“Il sorriso è la migliore espressione di ciascuno di noi, sia dal punto di vista fisico che psicologico: sorridere attiva gli “interruttori” del benessere, fa stare bene e neutralizza lo stress”, spiega Clotilde Austoni. E a pensarlo, in base ad un recente sondaggio condotto dall’odontoiatra sui suoi followers IG sono ben 3 utenti su 4 (62%), mentre un altro 25% di rispondenti dichiara di aver acquisito una nuova consapevolezza di quanto sia importante il sorriso per rinforzare autostima, assertività e fiducia. Ma non solo: una miglior consapevolezza del proprio sorriso e dell’empatia che genera fa la differenza nelle relazioni interpersonali e nella sfera professionale (13%).

“Se il nostro sorriso non ci piace, al punto da impedirci di stare bene prima di tutto con noi stessi, dobbiamo sapere che esiste sempre una soluzione per migliorarlo. Il sorriso ‘perfetto’ è un sorriso felice”, conclude l’Odontoiatra.

I Super Alleati di un sorriso sempre al Top

Quali sono, quindi, i segreti per un sorriso al Top? Qual’è la Smile Beauty Routine da seguire?

L’Influencer del Sorriso affronta questi e molti altri aspetti nel suo primo libro, “Spazzoliamoci le Idee”, edito da Mondadori, e ci svela a seguire alcuni importanti consigli per un sorriso a prova di felicità:

1. La regola del due per tre e il filo interdentale:

Quante volte e per quanto tempo lavare i denti? Idealmente ogni volta che mangiamo: i batteri che si trovano in bocca, infatti, si nutrono degli stessi alimenti che introduciamo e liberano gli acidi responsabili della carie.

Un buon compromesso? Lavare i denti almeno due volte al giorno, la mattina e la sera, dedicando tre minuti a ogni lavaggio e utilizzando il filo interdentale (tra un dente e l’altro le setole dello spazzolino non arrivano!)

Il consiglio in più: ricordate di cambiare lo spazzolino ogni tre mesi.

2. Spazzolino, un alleato quotidiano:

è indicato utilizzarne uno con le setole morbide – quelle medie e dure rovinano lo smalto dei denti – e la testina piccola per accedere alle zone più difficili. Elettrico o manuale? Dipende dalla nostra manualità: se usiamo da sempre lo spazzolino manuale e riusciamo a tenere pulito non c’è ragione di cambiare, se invece ci sono zone che puliamo con difficoltà, l’elettrico può essere un prezioso aiuto.

E se lo dimentichiamo? Un ottimo trucco è quello di masticare per cinque o sei minuti una gomma senza zucchero che contenga lo xilitolo. La gomma di per sé stacca i residui di cibo più grandi e stimola la produzione di saliva che deterge e “risciacqua” la bocca. Inoltre, lo xilitolo non piace ai batteri che causano la carie, questo non viene metabolizzato e quindi i batteri non rilasciano gli acidi pericolosi per lo smalto.

Il consiglio in più: attenzione a non esagerare. Masticare i chewing-gum più del dovuto affatica i nostri muscoli masticatori e può causare problemi all’articolazione.

3. Il dentifricio migliore:

l’importante è che contenga fluoro – sopra i 6 anni quantità 1.450 ppm, sotto i 6 anni 1000 ppm – l’unico in grado di prevenire la carie. Se vogliamo un prodotto più completo, scegliamo un dentifricio che sia remineralizzante, ovvero che contenga anche molecole in grado di nutrire lo smalto dei denti, come ad esempio il calcio fosfato amorfo e le idrossiapatiti.

4. Pulizia del tartaro e controllo dal dentista ogni sei mesi:

La seduta di igiene professionale e il controllo dal dentista dovrebbero diventare un appuntamento fisso, ogni sei mesi: questo è il tempo necessario a intercettare eventuali problemi in fase iniziale, evitando di dover ricorrere a trattamenti complessi e invasivi.

5. Una “maschera” anche per i denti:

tanto quanto i capelli e la pelle, anche i denti possono aver bisogno di protezione e nutrimento. Come step finale della Smile Beauty Routine è quindi consigliabile applicare mousse dentali remineralizzanti. Si tratta di gel che contengono remineralizzanti quali calcio fosfato amorfo e idrossiapatiti da applicare sui denti per tre o quattro minuti, liberando la bocca dal prodotto in eccesso senza risciacquare.

6. Attenzione a Soft Drinks e bevande acide…

Se assunti con elevata frequenza, cibi e bevande acide come le spremute di agrumi, la cola e in generale i soft drinks, corrodono i denti. Ma ammettiamolo, rinunciarci, soprattutto d’estate non è semplice. Per questa ragione il consiglio è bere un bicchiere d’acqua subito dopo e aspettare 20-30 minuti prima di lavare i denti. In questo modo la saliva avrà il tempo di riequilibrare il pH della bocca e di ridurre il rischio di erosione.

7. Sorriso bianco e luminoso? Occhio ai prodotti “miracolosi” (che non funzionano!):

Se desideriamo un sorriso luminoso e bianco, acquistare inutili pennette, dentifrici o lucette sbiancanti non è certamente la soluzione. L’unico modo per avere i denti bianchi è eseguire lo sbiancamento dentale professionale che utilizza un gel a base di perossido di idrogeno; tutti i prodotti che si possono acquistare in autonomia per legge non possono contenerne più dello 0,1%. Ecco perchè “i prodotti miracolosi” non funzionano…