Creare un programma estensivo per la prevenzione dell’abuso sessuale sui bambini di età compresa tra 4 e 5 anni: un obiettivo ambizioso quello che si è posto, sin dagli albori, il progetto Chidren’s rights UP! al quale l’Italia ha il privilegio di partecipare attivamente, insieme a Spagna, Finlandia e Serbia.

La prevenzione dell’abuso sessuale nei bambini di questa fascia d’età è un tema innovativo e complesso. In particolare, – spiega Filippo Nimbi, Psicologo, Dottore di Ricerca, Docente a contratto, presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica, Clinica e Salute, Sapienza Università di Roma e referente italiano per Children’s rights UP!- il presente progetto intende avere un grande impatto sulle scuole europee, volendo preparare i bambini e gli adulti di riferimento a capire cosa stia accadendo e a sapere come comportarsi qualora dovessero trovarsi in situazioni a rischio”. Un progetto ambizioso, che è rivolto ai tutti i diretti interessati, non solo dunque ai bambini ma anche agli adulti che li circondano nella quotidianità, per permettere loro di imparare a leggere correttamente eventuali richieste di aiuto.

Partners del progetto Erasmus+ Program of the European Union, Fundació Vicky Bernadet, European Federation of Sexuology (EFS), European Psychiatric Association (EPA), Council for Creative Education (CCE), Naoono.

Sono state selezionate 8 scuole, 2 per ogni Paese partecipante, sulla base di alcuni criteri specifici che hanno incluso la presenza di un contesto multiculturale. Per l’Italia, le scuole dell’infanzia che hanno aderito sono dislocate nel territorio del IV Municipio di Roma. Si tratta infatti della Scuola Casal Bianco e della scuola Settecamini, che afferiscono alla direzione scolastica della Dott.ssa Paola Sabatini. La partecipazione è su base volontaria e non retribuita e prevedeva un iter prestabilito, seguito in tutti i Paesi aderenti. Come ogni partenariato Erasmus+, il progetto ha infatti in primis lo scopo di sviluppare un prototipo efficace e replicabile in diversi territori e contesti sociali. Le modalità attraverso le quali raggiungere questo scopo sono ben delineate e coinvolgono tutti i soggetti interessati.

Il progetto

L’abuso sessuale sui minori è, secondo la direttiva 2011/92/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 2011, una forma di maltrattamento infantile che colpisce un bambino su cinque in Europa. I bambini che hanno subito abusi sessuali hanno maggiori probabilità di avere gravi difficoltà sociali, emotive, comportamentali e fisiche che possono influenzare la loro vita. Tuttavia, contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, l’abuso sessuale sui minori può essere prevenuto. Diversi studi hanno sostenuto che insegnare ai bambini l’educazione sessuale fin da piccoli ha effetti positivi e può ridurre della metà il tasso di abusi sessuali.

Chidren’s rights UP! Preventing Child sexual abuse trough the promotion of key competences and healthy behaviours in Young children from all culture (CRUP) è un programma rivolto ai bambini in fascia di età 4-5 anni, ai loro insegnanti e alle loro famiglie. L’obiettivo principale del progetto è sviluppare un programma per prevenire e rilevare l’abuso sessuale infantile in età precoce basato sulla collaborazione interna tra bambini, attori educativi, famiglie e altri parti interessate. Il progetto mira ad essere inclusivo, essendo aperto a tutte le famiglie indipendentemente da razza, religione, stato sociale, retroterra culturale, conoscenza accademica o nazionalità.

In particolare Chidren’s rights UP! intende:

  • offrire informazioni e suggerimenti agli insegnanti della scuola d’infanzia per aiutarli a prevenire e affrontare l’abuso sessuale sui moniti nelle loro calassi
  • fornire strumenti alle famiglie in età prescolare per la promozione del benessere dei bambini e la prevenzione degli abusi sessuali
  • offrire adeguati strumenti ad insegnanti e genitori per impostare, sin dalla prima infanzia, le basi di un’educazione sessuale rispettosa, sana ed inclusiva.

Dopo 30 mesi di cooperazione europea tra gli Enti e i Professionisti coinvolti, il Progetto è giunto alla sua fase finale e vanta oggi una serie di strumenti gratuitamente a disposizione degli utenti. Il sito web https://childrensrightsup.eu/ è online con contenuti tradotti in sei diverse lingue.

A disposizione degli utenti, si trovano infatti una guida indirizzata agli insegnanti della prima infanzia, due fiabe per bambini in età prescolare, insegnanti e famiglie, un corso di formazione online per insegnanti della prima infanzia, un kit dedicato alle famiglie contenente materiali di prevenzione, materiali visuali destinati alla diffusione del programma di prevenzione.

Il 6 febbraio gli output sono stati presentati presso il Parlamento Europeo, a Bruxelles, nel corso di un convengo per raccontare i risultati ottenuti in tutti i Paesi coinvolti.

Il ruolo delle scuole partecipanti

Il coinvolgimento di adulti e bambini ha permesso di costruire e validare gli strumenti delineati nella fase di ideazione del progetto stesso.

Due libri illustrati di fiabe, intitolati “Mi ami?” E “Mi aiuti?” sono stati oggetto di un laboratorio che ha portato alla caratterizzazione delle due storie, dei protagonisti Leo e Sara e dei luoghi in cui si svolgeranno le loro avventure.

Un corso a distanza, in modalità FAD, dedicato ai temi dello sviluppo emotivo, sessuale e affettivo dei bambini con particolare focus dedicato al saper riconoscere e prevenire eventuali segnali di abuso, è stato invece lo strumento dedicato agli adulti. I partecipanti hanno avuto modo di imparare le modalità di sostegno ad un bambino in caso di trauma correlato e sono stati chiamati a fornire un loro feedback al termine del corso e invitati a presenziare all’evento che si svolgerà a conclusione del progetto europeo.

La parte che mi ha maggiormente emozionato ed arricchito – sottolinea il Dottor Nimbi– è stata certamente quella legata all’utilizzo delle storie. I due libri, che grazie alle emozioni dei bambini coinvolti hanno preso vita, si focalizzano l’uno sul sapere riconoscere e nominare le emozioni, l’altro sulla possibilità di comunicare anche un sentimento al quale non si è capaci di dare un nome, che magari può inizialmente spaventare e mettere a disagio”.

L’evento di presentazione 

I risultati del progetto sono stati presentati a Roma, mercoledì 1 febbraio 2023, presso la Facoltà di Medicina e Psicologia, Università La Sapienza nel corso di un Evento promosso dal Progetto Erasmus+ Chidren’s rights UP! Preventing Child sexual abuse trough the promotion of key competences and healthy behaviours in Young children from all culture.

La tavola rotonda, moderata da Anna Maria Speranza, organizzatrice della giornata seminariale, ha trattato il tema dell’approccio multidisciplinare all’abuso sessuale infantile. Sono intervenuti Giampaolo Nicolais (L’abuso e la trascuratezza infantile come trauma relazionale: questioni diagnostiche e di trattamento), Valeria Carola (Conseguenze psicobiologiche dell’abuso sessuale infantile. Conoscenze attuali e implicazioni cliniche), Cristina Trentini (Correlati neurobiologici dell’abuso sessuale infantile) e Silvia Mazzoni (L’abuso sessuale nella dinamica familiare). A seguire, Filippo Maria Nimbi, referente italiano per il progetto, e Paola Sabatini, Dirigente scolastico IV municipio di Roma, hanno illustrato l’esperienza italiana.

La sessione del mattino si è conclusa con le parole di Paola Sabatini, Funzionario dei servizi educativi del Comune di Roma che ha portato la forte testimonianza di oltre 30 anni di attività a stretto contatto con le scuole dell’infanzia del territorio romano. Un’esperienza che le ha permesso di scegliere senza esitazione alcuna di aderire al progetto Children’s rights UP!.

L’auspicio della realizzazione di un iter procedurale che possa portare a sistematizzare e a rendere ciclica la formazione in merito a questi temi all’interno delle scuole dell’infanzia rappresenta una strada per combattere il sommerso di situazioni così delicate.

Il workshop pomeridiano “Research on trauma and sexual abuse” è stato condotto da Valeria Carola e Filippo Maria Nimbi.

Partners del progetto:

La Fondazione Vicki Bernadet

La Fondazione Vicki Bernadet (FVB) è un’organizzazione spagnola di riconosciuto prestigio e un punto di riferimento a livello nazionale nel campo della prevenzione e nella lotta contro l’abuso sessuale sui minori. È un’organizzazione altamente specializzata in abusi sessuali su minori, con oltre 20 anni di esperienza lavorativa.

La Federazione Europea di Sessuologia

La Federazione Europea di Sessuologia (EFS) è una federazione europea con lo scopo di diffondere e indagare sulla sessualità e sull’educazione sessuale. La federazione ha esperienza in programmi educativi a livello europeo e li sviluppa tenendo conto dei valori dell’Unione in materia di sessualità.

L’Associazione Europea dei Genitori

L’Associazione Europea dei Genitori (EPA) è una federazione europea con sede a Bruxelles che riunisce le associazioni dei genitori in Europa, che insieme rappresentano più di 150 milioni di padri e madri. Include la visione delle famiglie (in tutta la loro diversità) in ogni progetto in cui lavora.

Il Council for Creative Education

Il Council for Creative Education (CCE) è un’organizzazione finlandese specializzata nel settore dell’istruzione. Offre una formazione online sull’educazione della prima infanzia basata sulle nuove competenze del XXI secolo e su una prospettiva di rispetto e accompagnamento dei bisogni dei bambini.

Naono

Naono è un’organizzazione spagnola che vanta 20 anni di esperienza nel settore editoriale ed è esperta di progettazione e concettualizzazione di prodotti e pubblicazioni educative. Ha un’ampia esperienza di lavoro in progetti con obiettivi sociali.