Negli Stati Uniti del Sud è una definizione usuale, poi definitivamente consacrata dal celebre film con protagonista Julia Roberts: ‘steel magnolias’, fiori d’acciaio. Sono le donne, delicate eppure fortissime, capaci di azioni straordinarie anche nella normalità del quotidiano, soprattutto quando – proprio come nel film – sanno sostenersi tra loro sempre e comunque. In questo 8 marzo in cui ancora l’opinione pubblica si interroga su quanta strada ci sia da fare nella parità di genere (troppa, lo sappiamo già), la storia di Women For Oncology Italy è uno di quei casi in cui la ‘sorellanza’ tra donne non è soltanto una parola.
Nata 7 anni fa su intuizione dell’ESMO (European Society for Medical Oncology), la maggiore associazione europea di oncologia, WFO Italy è una rete di 9 oncologhe di assoluta eccellenza che si sono messe a disposizione di tutte quelle colleghe che faticano a realizzarsi professionalmente. Loro sono ricercatrici riconosciute a livello internazionale, docenti o primarie, tutte tra i 40 e i 50 anni: professioniste che ce l’hanno fatta, insomma. Ma per 9 che arrivano ce ne sono ancora dieci volte tante che arrancano nel far valere il proprio merito: in Italia su 60 docenti universitarie di oncologia solo 4 sono donne. Meno del 10 per cento. Una disparità che non fa bene a nessuno, men che meno alla lotta contro il cancro, nella quale sono ogni giorno impegnate. Perché dove non è il merito a prevalere, bensì semplici logiche di lobby al maschile, si progredisce meno. E si perde tutti.
Ecco allora la capillare azione di WFO Italy, un’associazione di donne ‘che curano’ non solo i loro pazienti quotidianamente in corsia, ma anche il disagio professionale di tante colleghe che, in un ambito spesso anche umanamente difficile, vengono sostenute con attività di coaching, corsi di formazione, ascoltando le loro problematiche raccolte in tutti gli ospedali d’Italia e, soprattutto, presentando le istanze dell’oncologia al femminile nelle sedi istituzionali e di Governo. Lo faranno anche il prossimo 7 marzo, a Montecitorio, quando WFO Italy chiamerà all’appello i vertici della sanità, della ricerca e della politica italiana in un incontro per fare il punto sullo status quo delle pari opportunità in oncologia, incontro in cui è prevista la presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci e che sarà anche un’occasione per lanciare un appello per una collaborazione sempre più stretta tra il mondo dell’oncologia italiana e il Governo.