Un racconto intimo e plurale che parla di qualità della vita, anche quando l’Alzheimer fa svanire i ricordi, ma rimane la forza delle relazioni. Mercoledì 14 settembre alle ore 20, al Cinema Lumière di Bologna (Sala Mastroianni, piazzetta Pasolini, con ingresso da via Azzo Gardino 65) sarà presentato il documentario L’acqua non muore mai. Cinque domande sull’Alzheimer e l’identità, scritto e diretto da Barbara Roganti con musiche originali di Mauro Montalbetti ed elettronica di Mirto Baliani e prodotto da Open Group, Be Open e Filandolarete con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission e in collaborazione con Fondazione Maratona Alzheimer, Asp Città di Bologna, Carer (Caregiver familiari Emilia-Romagna) e Arad (Associazione ricerca assistenza demenze). Alla presentazione parteciperanno la regista Barbara Roganti, il presidente di Open Group Giovanni Dognini e la direttrice generale del Policlinico di Sant’Orsola Chiara Gibertoni. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Siamo una società che invecchia rapidamente e che allo stesso tempo vive un pregiudizio, un “ageismo”, nei confronti degli anziani. L’acqua non muore mai. Cinque domande sull’Alzheimer e l’identità nasce dalla necessità di affrontare i temi legati alla malattia, alla perdita dell’autonomia, alla cura e all’accudimento.  Lo fa attraverso una serie di incontri con pazienti, familiari, caregiver, geriatri e operatori di residenze per anziani, ma anche con psicologi, filosofi, architetti e giornalisti: le loro storie portano a capire come l’Alzheimer possa essere anche un’opportunità di crescita e che la memoria non è solo personale, ma diffusa e partecipata. L’Alzheimer esce così dall’isolamento e si apre alla comunità e alla relazione, diventa chiave d’accesso e occasione di confronto.

“Nell’arco dei due anni di produzione, ci siamo messi accanto a Giuliana e alla sua famiglia, alle persone, alle istituzioni e alle realtà che si sono fatte avanti per costruire assieme un racconto corale – dice la regista Barbara Roganti –. La bellezza degli incontri ci ha spinto a guardare la persona e non la sua patologia, le testimonianze ci hanno mostrato che occuparsi delle fragilità vuol dire migliorare nei fatti la vita di tutti”.

“Scintilla iniziale del progetto è stata una raccolta di frasi scritte da persone con Alzheimer o demenza all’interno del Policlinico di Sant’Orsola di Bologna – continua la regista –. Lette una dopo l’altra, queste frasi sembra che raccontino una storia, o forse sono tante. Quella di Giuliana e della sua famiglia ci fa da guida in un racconto in cui la biografia si sbriciola in frammenti, la relazione diventa più importante del ricordo e cominciamo a intuire i tanti significati che può assumere la parola ‘identità’”.

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La disegnatrice Francesca Ballarini ha lavorato a otto di queste frasi scritte dalle persone con Alzheimer o demenza, tra cui “l’acqua non muore mai”, realizzando una serie di manifesti che sono diventati parte integrante del film e che saranno esposti nel foyer del Cinema Lumière. “Mi piacerebbe che il documentario e i manifesti continuassero a viaggiare per le città, come voci messe in circolo, vite in cammino, ricordandoci la verità più grande, detta stavolta da Giuliana: ‘Siamo dentro al mondo’”, conclude Barbara Roganti.

Successivamente alla proiezione di Bologna, il documentario L’acqua non muore mai. Cinque domande sull’Alzheimer e l’identità sarà presentato lunedì 19 settembre a Forlì nell’ambito del Festival del Buon Vivere e venerdì 30 settembre a Parma in collaborazione con l’Anap, l’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato. Altri appuntamenti sono in via di definizione: informazioni aggiornate su Facebook @lacquanonmuoremai.

Trailer: https://vimeo.com/712848048/663d4a409f

L’acqua non muore mai. Cinque domande sull’Alzheimer e l’identità è scritto e diretto da Barbara Roganti, con musiche originali di Mauro Montalbetti e illustrazioni originali della disegnatrice Francesca Ballarini.

Una produzione Open Group, Be Open e Filandolarete, con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission.

Con il contributo di Legacoop Bologna, Fondazione Barberini, Coop Alleanza 3.0, Granarolo, Fondazione Sant’Orsola, Emil Banca e ANAP Confartigianato.

Con il patrocinio di Policlinico di Sant’Orsola, Asp Bologna, Comune di Bologna e Politecnico di Milano.

In collaborazione con Fondazione Maratona Alzheimer, Carer (Associazione Caregiver Familiari) e Arad (Associazione ricerca assistenza demenze).