Bullismo e discriminazioni. Chi soffre di dermatite atopica non solo deve fare i conti con i sintomi della malattia, ma deve lottare ogni giorno con le sue conseguenze sociali: circa 4 adolescenti su 10 dichiarano di essere vittime di bullismo, mentre oltre 3 adulti su 10 di subire discriminazioni sul luogo di lavoro, come dimostra uno studio condotto dall’Università di Perugia pubblicato su Journal of Asthma and Allergy. In occasione della Giornata Nazionale della Dermatite Atopica, per promuovere l’inclusione e lottare contro lo stigma che circonda i pazienti, Sanofi lancia “Dado e Adele. Due amici per la pelle”, una serie animata che vuole raccontare  l’impatto della malattia nella vita di tutti i giorni dei due protagonisti, seguiti nel loro percorso dall’adolescenza all’età adulta, e informare sui corretti stili di vita che possono aiutare a gestire la quotidianità e migliorare cosi la qualità di vita.

Proprio una misura del forte impatto sulla qualità di vita di questa malattia è fornita sempre dallo studio condotto a Perugia: oltre il 50% delle persone che hanno risposto al questionario dichiara che la propria qualità di vita è influenzata dalla malattia e quasi il 70% considera la dermatite atopica un limite alla propria quotidianità. Un peso che si trasforma in giornate di lavoro o studio perse – 17,1 giorni in media all’anno per gli studenti, 10,9 in media per i lavoratori – e nel fenomeno del presenteismo (recarsi a scuola o al lavoro anche se debilitati e stanchi) – 19,5 giorni in media all’anno per gli studenti, 13,1 in media per i lavoratori.

La dermatite atopica è una tra le condizioni dermatologiche più diffuse e problematiche nei Paesi industrializzati: colpisce il 5-20% dei bambini e il 5-8% degli adulti. Nel 40-60% dei casi tende a scomparire durante l’adolescenza, ma si possono anche avere recidive oppure una prima comparsa della malattia in età adulta. In Italia ci sono almeno 35 mila pazienti, di cui circa 8 mila pazienti affetti dalla forma grave della malattia“La forma da moderata a grave è caratterizzata da un prurito intenso, persistente e da lesioni cutanee che possono coprire gran parte del corpo, con conseguente secchezza della pelle, screpolature, arrossamenti, desquamazione ed essudazione. Il prurito rappresenta uno dei sintomi più pesanti per i pazienti”, spiega Anna Belloni Fortina, Responsabile Servizio di Dermatologia Pediatrica, Università di Padova.

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Da non trascurare, come dimostrano i dati, l’impatto sulla psiche oltre che sul corpo dei pazienti. “La dermatite atopica da moderata a grave può anche avere un notevole impatto emotivo e psicosociale sui pazienti e sulle loro famiglie, dal momento che provoca disturbi del sonno, ansia, depressione e senso di isolamento”, sottolinea Ilaria Baiardini, Psicologa e psicoterapeuta. La deprivazione del sonno, in particolare, pone i pazienti a maggior rischio di incidenti di varia natura o infortuni lavorativi. “In generale, soprattutto a causa del prurito persistente, della difficoltà a dormire e degli ovvi problemi estetici, ogni attività quotidiana è fortemente compromessa, anche familiare o ricreativa”, spiega Lucia Cattani, Portavoce ANDeA – Associazione nazionale Dermatite Atopica“È quindi importante che si parli di questo problema, per abbattere le barriere che possono portare alla depressione e all’isolamento”.

Alla base della corretta gestione della dermatite atopica c’è l’igiene, l’idratazione della cute con creme emollienti e l’utilizzo di farmaci locali per lenire l’infiammazione o sistemici per alleviare il prurito. Ma nei casi da moderati a grave questo potrebbe non bastare. “Per questi casi abbiamo a disposizione uno strumento in più: dupilumab, un anticorpo monoclonale che agisce direttamente sulle sostanze che scatenano l’infiammazione, le interluchine”, afferma Gian Luigi Marseglia, Direttore Clinica pediatrica dell’Università di Pavia Policlinico San Matteo“Dupilumab colpisce in particolare le interleuchine 4 e 13 (IL-4 e IL-13), due proteine chiave che svolgono un ruolo fondamentale nella dermatite atopica” conclude Marseglia.

Dupilumab è l’unico farmaco biologico approvato nell’UE per i bambini a partire dai sei anni con dermatite atopica grave e per gli adolescenti e gli adulti con dermatite atopica da moderata a grave che sono candidati alla terapia sistemica. Un’approvazione basata sui risultati degli studi registrativi che hanno dimostrato l’efficacia del farmaco nel migliorare lo stato della cute, ridurre il prurito, migliorare anche tutti gli altri aspetti di patologia, compresi il sonno e il dolore cutaneo, e ridurre il tasso di infezioni della cute rispetto ai pazienti trattati con placebo.

“Dado&Adele: Due amici per la pelle” è disponibile sul sito “Dermatopia.it”.